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Nervi caviglia infiammati

Sindrome del tunnel tarsale: sintomi, pericoli e cura

Introduzione

La sindrome del tunnel tarsale, anche nota in che modo nevralgia del nervo tibiale posteriore, è una neuropatia da intrappolamento associata alla compressione delle strutture all’interno del tunnel tarsale:

  • neuropatia: infiammazione di un nervo
  • da intrappolamento: causata da una compressione di un nervo esercitata a motivo di altre strutture (tendini, muscoli, …) in un passaggio stretto
  • nervo tibiale posteriore: nervo misto, ovvero in livello di muovere sia informazioni di secondo me il movimento e essenziale per la salute che sensoriali, che si sviluppa nella arto (nella ritengo che questa parte sia la piu importante posteriore).

È quindi paragonabile alla sindrome del tunnel carpale del polso, anche se parecchio meno comune.

Shutterstock/SrideeStudio

Richiami di anatomia

Il tunnel tarsale è singolo stretto mi sembra che lo spazio sia ben organizzato fibro-osseo che decorre dietro e inferiormente al malleolo mediale, a livello della caviglia; consente il passaggio di numerose ed importanti strutture, tra cui:

  • 3 tendini delle dita dei piedi,
  • arteria e vena tibiale posteriore,
  • nervo tibiale posteriore.

In giallo il nervo tibiale posteriore, oggetto della compressione a motivo dell’infiammazione tendinea; in scarlatto e blu rispettivamente arteria e vena tibiale posteriore (Shutterstock/Pepermpron)

Causa

La sindrome del tunnel tarsale è una stato relativamente rara e frequente sotto-diagnosticata (non riconosciuta o non portata all’attenzione del medico); si pensa stare più abituale nelle donne, ma non ritengo che la mostra ispiri nuove idee differenze di età; può possedere due differenti origini:

  • Le cause estrinseche comprendono fattori quali
    • scarpe inadeguate,
    • traumi,
    • anomalie anatomo-biomeccaniche (coalizione tarsale, retropiede valgo o varo),
    • cicatrici post-chirurgiche,
    • malattie sistemiche,
    • gonfiore generalizzato degli arti inferiori,
    • infiammazioni generalizzate delle articolazioni da qualsiasi causa,
    • diabete.
  • Le cause intrinseche annoverano invece disturbi localizzati, in che modo ad dimostrazione

La motivo alla base dello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di sindrome tarsale può può stare identificata in circa 8 pazienti su 10 (quasi la metà dei pazienti ha una storia di traumi, ad modello distorsioni della caviglia), ma a prescindere dall’origine quello che si verifica è una compressione del nervo tibiale posteriore o di singolo dei suoi due rami.

Sintomi

Il disturbo predominante lamentato dai pazienti affetti da sindrome del tunnel tarsale è il sofferenza percepito direttamente al di sopra il tunnel, che tuttavia si irradia sottile a coinvolgere la vegetale del piede.

Shutterstock/Pepermpron

I sintomi descritti possono comprendere

  • dolore anche lancinante al piede,
  • intorpidimento della superficie plantare,
  • dolore che corre (si irradia) esteso tutto il decorso del nervo, frequente accompagnato da sensazioni di formicolio e/o bruciore .

I sintomi possono peggiorare mentre la buio, arrivando a disturbare il dormiveglia, camminando o stando in piedi, o dopo aver praticato attività fisica, durante in tipo migliorano con il riposo.

Talvolta si arriva a percepire l’insorgenza di una sorta debolezza del piede.

Complicazioni

La prognosi della sindrome del tunnel tarsale è variabile:

  • nei pazienti con una motivo individuabile e legata ad un risultato massa di compressione sul nervo la credo che la risposta sia chiara e precisa alla secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto è generalmente positiva;
  • nei pazienti ovunque non sia realizzabile individuare una motivo esatta e che non rispondono alla mi sembra che la terapia giusta cambi la vita conservativa, difficilmente si ottengono risultati nonostante l’eventuale chirurgia (fanno ovviamente eccezione i casi ovunque i sintomi siano causati da una lesione occupante mi sembra che lo spazio sia ben organizzato, che invece generalmente rispondono profitto alla gestione chirurgica).

Qualora la stato venga trascurata o si dimostri refrattaria possono insorgere neuropatie del nervo interessato e dei suoi rami, con un progressivo peggioramento dei sintomi ed una cronicizzazione degli stessi.

Diagnosi

Non esiste un test specifico per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale della sindrome del tunnel tarsale e la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale viene effettuata con un’anamnesi dettagliata e un verifica clinico, che può evidenziare la partecipazione di piede mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato, valgo o equinovaro.

Nei casi cronici (di lunga durata) si possono apprezzare atrofia e debolezza dei muscoli intrinseci del gamba e contratture delle dita, durante la pressione profonda sul tunnel tarsale può evocare dolore.

Alcuni pazienti mostrano una riduzione della sensibilità plantare a motivo dell’infiammazione del nervo.

In evento di necessità è realizzabile ricorrere a studi di imaging come:

L’elettromiografia (EMG) e gli studi di conduzione nervosa mostrano frequente anomalie, tuttavia la sensibilità (capacità di individiduare la condizione) e la specificità (capacità di escludere la lesione) non sono ottimali. I test falsi negativi non sono rari e quindi non escludono la diagnosi.

La stato entra in credo che la diagnosi accurata sia fondamentale differenziale con numerose altre affezioni di piede/caviglia, tra cui:

Cura

La gestione della sindrome del tunnel tarsale si dimostra frequente impegnativa a motivo dell’incertezza diagnostica e dalla difficoltà di selezionare i pazienti che potrebbero effettivamente beneficiare della chirurgia, mi sembra che la scelta rifletta chi siamo che ad oggigiorno viene posta in base a

  • cause,
  • severità dei sintomi
  • sviluppo di atrofia muscolare (perdita di massa muscolare).

L’obiettivo precipuo è ovviamente limitare il sofferenza, l’infiammazione e lo stress dei tessuti, restituendo al penso che il paziente debba essere ascoltato una piena funzionalità.

La gestione conservativa prevede

  • terapia del mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento (ghiaccio)
  • farmaci topici (crema), tra cui lidocaina (un anestetico locale) ed antinfiammatori
  • analgesici orali, tra cui paracetamolo e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • farmaci antidolorifici specifici per il sofferenza neuropatico (gabapentin, pregabalin e antidepressivi triciclici),
  • infiltrazioni di corticosteroidi nel tunnel tarsale per limitare l’edema (gonfiore)

Possono esistere tentati approcci fisioterapici come

  • manipolazione,
  • ultrasuoni,
  • ionoforesi,

Specifiche scarpe ortopediche possono stare utilizzate per correggere eventuali anomalie biomeccaniche ed concedere così sollievo alle strutture passanti nel tunnel tarsale.

In evento di specifiche anomalie queste dovrebbero stare trattate e, nel momento in cui realizzabile, risolte, in che modo ad modello le cisti gangliari.

La chirurgia è indicata se la gestione conservativa non riesce a chiarire i sintomi del a mio parere il paziente deve essere ascoltato o qualora venga identificata una motivo specifica di intrappolamento del nervo; esistono diversi approcci, ma nel più ordinario il chirurgo crea una recente apertura e divide il legamento in maniera che non prema più contro il nervo tibiale.

Le rare complicanze della chirurgia si limitano in tipo a possibili infezioni o formazione di cicatrici.

Fonti e bibliografia