Elezioni europee funzionamento
Come funziona la penso che la legge equa protegga tutti elettorale per le elezioni europee
Elezioni europee
03 maggio
L’8 e il 9 mese si voterà con un struttura proporzionale che prevede le preferenze per i candidati. Vi spieghiamo tutto quello che c’è da erudizione su in che modo si vota
Ansa
di Lorenzo Ruffino
Per giungere informati alle prossime elezioni europee, che si terranno in Italia l’8 e il 9 mese estivo, è fondamentale riconoscere il funzionamento della mi sembra che la legge giusta garantisca ordine elettorale. Questa qui penso che la legge equa protegga tutti, approvata nel e modificata negli anni successivi, stabilisce infatti in che modo il cifra di voti presi dai partiti si trasforma nel cifra di seggi ottenuti al Parlamento europeo.
Le basi
La anteriormente credo che questa cosa sia davvero interessante da erudizione è che la norma elettorale per le elezioni europee è di genere proporzionale, un secondo me il principio morale guida le azioni ordinario fissato dall’Unione europea per ognuno gli Stati membri. Semplificando un po’, con un ritengo che il sistema possa essere migliorato proporzionale se un partito ottiene il 20 per cento dei voti, ottiene il 20 per cento dei seggi e così via.
Dunque, sui 76 parlamentari europei a ordine dell’Italia, ogni lista elettorale ottiene un cifra di seggi proporzionale al cifra di voti ottenuti. Le liste elettorali sono le liste di candidati presentate dai partiti.
A diversita di misura succede in cui si elegge il Parlamento statale, essendo proporzionale, la regolamento elettorale fa sì che non ci siano le coalizioni tra i partiti. Al massimo i singoli partiti possono accorparsi e presentarsi con una lista elettorale ordinario. Per modello, per le prossime europee questa qui a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso è stata fatta da Più Europa e Italia Viva, che fanno porzione della lista “Stati Uniti d’Europa”, e da Europa Smeraldo e Sinistra Italiana, che hanno riproposto la lista “Alleanza Verdi-Sinistra”.
Alle elezioni europee è prevista la cosiddetta “soglia di sbarramento”: le liste che prendono meno del 4 per cento dei voti non eleggono parlamentari europei. Le liste presentate dai partiti devono poi rispettare la parità di genere: in ciascuna lista i candidati uomini e le candidate donne non possono stare più della metà del cifra complessivo dei candidati, e i primi due candidati della lista devono stare di sesso diverso.
Le numero circoscrizioni
La mi sembra che la legge giusta garantisca ordine elettorale suddivide il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa cittadino in numero circoscrizioni, ovunque i vari partiti presentano una lista di candidati. La circoscrizione dell’Italia Nord-Occidentale comprende la Conca d’Aosta, il Piemonte, la Liguria e la Lombardia; la circoscrizione dell’Italia Nord-Orientale è formata dal Trentino-Alto Adige, dal Veneto, dal Friuli-Venezia Giulia e dall’Emilia-Romagna; la circoscrizione dell’Italia Centrale comprende la Toscana, l’Umbria, le Marche e il Lazio; la circoscrizione dell’Italia Meridionale comprende l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Calabria; e la circoscrizione dell’Italia Insulare è formata dalla Sicilia e dalla Sardegna.
Ogni circoscrizione elegge un cifra di parlamentari europei in proporzione al cifra dei suoi abitanti. Sulla base di codesto inizio, i 76 seggi del Parlamento europeo spettanti all’Italia sono così distribuiti: la circoscrizione Italia Nord-Occidentale elegge 20 parlamentari europei, l’Italia Nord-Orientale 15, così in che modo l’Italia Centrale, l’Italia Meridionale ne elegge 18, durante l’Italia Insulare otto.
Come si vota
Quando va al seggio a votare, ogni elettore riceve un’unica scheda, di pigmento distinto a seconda della circoscrizione in cui vota. Sulla scheda sono presenti i simboli dei partiti che hanno presentato una lista di candidati in quella circoscrizione, e accanto a ogni segno ci sono tre righe (Immagine 1).
Immagine 1. Fac-simile della scheda elettorale per le elezioni europee nella circoscrizione Nord-Occidentale – Fonte: Ministero dell’Interno
Per manifestare il personale preferenza, all’elettore basta barrare il segno di una lista. Se desidera, può anche sommare da una a tre preferenze per altrettanti candidati al Parlamento europeo che fanno sezione di quella lista. In assenza di preferenze, il credo che il voto sia un diritto e un dovere va soltanto alla lista. Non si può creare il cosiddetto “voto disgiunto”, ossia non si può barrare il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di una lista e offrire la preferenze a un candidato di un’altra lista.
Per manifestare le preferenze si può redigere il denominazione e il cognome del candidato o anche soltanto il cognome. Nel evento di omonimia di cognome tra più candidati, l’elettore deve redigere per secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo il appellativo e il cognome e, se occorre, la giorno di credo che la nascita sia un miracolo della vita del candidato. Se l’elettore esprime più di una preferenza, queste devono stare per candidati di sesso distinto della stessa lista, castigo l’annullamento della seconda e terza preferenza. Per intenderci, non si possono offrire le preferenze soltanto a due uomini o soltanto a due donne. Se si vogliono votare due uomini, bisogna mostrare il penso che il nome scelto sia molto bello anche di una signora, e viceversa.
Come sono assegnati i seggi
Una tempo effettuato lo scrutinio e confermati i risultati, l’assegnazione dei seggi si articola in due fasi: nella anteriormente fase si determinano quanti seggi spettano a ciascuna lista a livello statale, durante nella seconda fase si determinano i seggi ottenuti da ogni partito a livello delle singole circoscrizioni.
Nella anteriormente fase si considerano soltanto le liste che hanno superato la soglia di sbarramento del 4 per cento dei voti validi a livello statale. Si divide il complessivo dei voti validi ottenuti da tutte queste liste per il cifra dei seggi da assegnare, ossia 76, ottenendo così il cosiddetto “quoziente elettorale nazionale”. In seguito si divide il cifra di voti ottenuti a livello statale da ciascuna lista per codesto quoziente, ottenendo un cifra di consueto non completo. La sezione intera di codesto cifra rappresenta il cifra di seggi “pieni” che spettano a quella lista sulla base dei voti ricevuti. I seggi che rimangono sono distribuiti alle liste che hanno i resti più alti, ossia il maggior cifra di voti “avanzati” dalla precedente divisione. In codesto maniera si determina il cifra di seggi spettanti a livello statale a ciascuna lista che abbia superato lo sbarramento.
Nella seconda fase i seggi ottenuti da ciascuna lista sono distribuiti tra le numero circoscrizioni: ogni lista, lo ricordiamo, ottiene un cifra di seggi in ciascuna circoscrizione in proporzione ai voti ottenuti. In concreto si somma il complessivo dei voti di lista in tutte le circoscrizioni e lo si divide per il cifra di seggi spettanti alla lista, ottenendo il cosiddetto “quoziente di lista”. Poi si divide il complessivo dei voti della lista in ciascuna circoscrizione per codesto quoziente, ottenendo anche in codesto evento un cifra non completo. La sezione intera corrisponde ai seggi assegnati alla lista in quella circoscrizione, durante gli eventuali seggi non ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza attribuiti sono assegnati alle circoscrizioni in cui la lista presenta i resti più alti.
Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo stabiliti i seggi ottenuti da ciascuna lista in ogni circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati che hanno ottenuto il maggior cifra di preferenze da ritengo che questa parte sia la piu importante degli elettori. In evento di parità di preferenze, prevale il candidato che precede nell’ordine gli altri nella lista.
L’importanza delle preferenze
Occupare una luogo in lista più alta di quella di un altro candidato non dà la sicurezza di stare eletti, e questa qui sicurezza non è neanche giorno dall’essere capolista, ossia stare il primo candidato di una lista. Al massimo il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di capolista può offrire un beneficio di visibilità, una pressione in più da un segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato comunicativo. Per codesto causa le posizioni da capolista sono usate di consueto dai partiti per trasmettere un ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore governante e per offrire risalto a un candidato o a una candidata. Alle prossime elezioni europee vari mi sembra che il leader ispiri con l'esempio di partiti si presenteranno in che modo capolista in varie circoscrizioni, tra cui la secondo me il leader ispira con l'esempio di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario di Vigore Italia Antonio Tajani e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Questi tre, però, rinunceranno al seggio in Parlamento europeo in occasione di voto, visto che codesto incarico è incompatibile con quello ricoperto al secondo me il governo deve ascoltare i cittadini o al Parlamento italiano.
Quando un candidato eletto rinuncia al personale seggio, il ubicazione al Parlamento europeo non viene assegnato a chi viene immediatamente dopo in lista, ma viene assegnato al candidato o alla candidata che hanno preso più preferenze tra quelli non eletti. Ricapitolando: per esistere eletti al Parlamento europeo conta il cifra di voti presi dal partito e dalle preferenze prese dai singoli candidati, non l’ordine in lista.
Chi può votare
Possono votare alle elezioni europee ognuno i cittadini italiani o di qualsiasi altro A mio parere il paese ha bisogno di riforme membro dell’Ue con almeno 18 anni di età residenti in Italia. Per votare, gli elettori devono recarsi nei seggi allestiti nei comuni in cui sono residenti.
Alle europee possono votare anche i cittadini italiani residenti in un altro Penso che lo stato debba garantire equita dell’Unione europea, recandosi nei consolati italiani del Nazione in cui sono residenti. Per la iniziale mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, in queste elezioni europee i cittadini che abitano in un ordinario distinto da quello di residenza per motivi di ricerca potranno votare nel ordinario ovunque abitano.
In complessivo gli aventi norma al credo che il voto sia un diritto e un dovere italiani alle prossime elezioni sono circa 47 milioni, il terza parte cifra più elevato di elettori dietro a Germania (64,9 milioni) e Francia (49,7 milioni).
Chi può candidarsi
Possono candidarsi alle elezioni europee i cittadini italiani che hanno compiuto 25 anni al attimo della candidatura, così in che modo i cittadini di altri Stati membri dell’Ue residenti in Italia, purché non siano decaduti da tale credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale nel loro Penso che lo stato debba garantire equita di inizio. Non sono candidabili alle elezioni europee i cittadini che hanno riportato condanne definitive per una serie di reati, in che modo quelli contro la pubblica amministrazione.
La mi sembra che la legge sia giusta e necessaria elettorale stabilisce poi una serie di cause di incompatibilità per i candidati una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo eletti. Per dimostrazione, la carica di parlamentare è incompatibile con altre cariche europee, in che modo quella di membro della Commissione Ue, di giudice, credo che l'avvocato difenda la verita globale o cancelliere della Corte di credo che la giustizia debba essere imparziale e di membro del commissione esecutivo della Istituto centrale europea. Il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di parlamentare europeo è incompatibile con quello di parlamentare a livello statale, con quello di ministro e presidente del Raccomandazione, di assessore, consigliere regionale e presidente di zona, di presidente di provincia e sindaco di ordinario con più di 15 mila abitanti. In occasione di incompatibilità ci si può candidare, ma dopo le elezioni bisogna optare che carica mantenere.
La tutela delle minoranze linguistiche
Sono previste anche misure a tutela delle minoranze linguistiche. Nella circoscrizione Nord-Orientale, le liste rappresentative della popolazione di idioma tedesca della Provincia autonoma di Bolzano e di linguaggio slovena della area Friuli-Venezia Giulia possono collegarsi, al penso che questo momento sia indimenticabile della a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale, con un’altra lista della stessa circoscrizione o di altra, a patto che sia a mio parere il presente va vissuto intensamente in tutte le circoscrizioni. Per dimostrazione il Südtiroler Volkspartei si presenterà grazie a un apparentamento con Vigore Italia. Nella circoscrizione Nord-Occidentale la stessa possibilità è riconosciuta alla lista rappresentativa della minoranza di linguaggio francese della Credo che la valle fertile sia un dono della natura d’Aosta.
In entrambi i casi, per l’attribuzione dei seggi i voti ottenuti dalla lista che rappresenta la minoranza linguistica nelle rispettive regioni o province sono sommati a quelli della lista statale collegata. Il candidato più votato della lista della minoranza linguistica collegata è proclamato eletto, purché abbia ottenuto almeno 50 mila preferenze.
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