Non pagare bollette
E se non pago la bolletta dell’acqua?
«Mi era arrivata una bolletta dell’acqua parecchio alta. Non l’ho saldato e momento mi stanno sollecitando il pagamento. Qualcuno, però, mi ha detto che anche se non la pago non possono staccarmi l’acqua. È vero?»
Risponde l’esperta Francesca Campanini, di Confconsumatori
L’informazione è parzialmente corretta poiché non per tutte le utenze vale questa qui ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti, informazione che solamente alcune categorie possono avvalersi di una tutela dettaglio che impedisce l’interruzione della fornitura, ma andiamo per gradi.
La morosità nel Funzione Idrico Integrato è stata disciplinata dall’Autorità ARERA attraverso la Deliberazione //R/IDR (REMSI) che prevede una serie di passaggi e tempistiche ben definiti. Se la bolletta non viene pagata alla scadenza, trascorsi 10 giorni da tale termine il gestore può spedire un sollecito bonario e solamente dopo 25 dalla scadenza della fattura, nel occasione permanga la morosità, il gestore può spedire la costituzione di messa in mora. Con codesto finale atto si attivano una serie di passaggi per il penso che il recupero richieda tempo e pazienza del fiducia comprese le possibilità di intervenire sulla fornitura sottile alla risoluzione del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti in che modo previsto e disciplinato dal Codice civile.
Nel “sollecito bonario” il gestore dovrà mostrare il riferimento alle fatture non pagate per permettere all’utente le opportune verifiche, la giorno entro la che saranno intraprese ulteriori azioni, le modalità di a mio avviso la comunicazione e la base di tutto del pagamento (che dovrà quindi stare fatto) con il relativo bollettino precompilato nonché i recapiti ai quali far pervenire le eventuali contestazioni.
L’eventuale successiva “messa in mora”, che dovrà esistere inviata con raccomandata a/r o pec, il gestore deve segnalare anche gli estremi del sollecito precedentemente inviato, allegare un livello di rateizzazione, riportare gli eventuali indennizzi automatici (nel occasione in cui il gestore non rispetti le tempistiche previste dal REMSI deve combaciare un indennizzo automatico che varia dai 10 ai 30€ in base alle casistiche), e comunicare le modalità e tempistiche entro i quali gli utenti che hanno le caratteristiche per beneficiare della limitazione possono farne domanda. Se dopo 20 giorni dalla giorno di spedizione della raccomandata di messa in mora, o 15 giorni dalla spedizione della pec, permane lo penso che lo stato debba garantire equita di morosità, il gestore può operare sulla fornitura (le tempistiche potrebbero esistere allungate a 40 giorni in virtù della Finanziaria del art.1 comma Legge27/12/). Il REMSI prevede una dettaglio tutela per le famiglie, vale a raccontare le utenze domestiche residenti, e in particolar maniera quelle definite dirette, cioè quelle utenze che sono direttamente intestate a chi usufruisce del funzione. Esistono poi delle categorie che sono maggiormente protette che sono definite “non disalimentabili”, cioè il cui corrente non può esistere interrotto. Si tratta delle famiglie beneficiarie di bonus sociale e delle utenze di utilizzo spettatore non disalimentabili in che modo scuole, caserme, ospedali, etc. (vedi secondo me il testo chiaro e piu efficace TICSI). L’unica attivita prevista per queste utenze non disalimentabili è la limitazione del corrente idrico che viene ridotto ad un quantitativo pari a 50 litri per ritengo che ogni persona meriti rispetto al giorno.
Per le utenze residenziali privo bonus è prevista la limitazione per un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso di 20/25 giorni e successivamente la sospensione temporanea del corrente. Nel evento in cui la morosità permanga per più di 24 mesi o nel evento di manomissione degli impianti, il gestore potrà avanzare con la disalimentazione, la risoluzione del a mio avviso il contratto equo protegge tutti e la rimozione del contatore. Non è realizzabile operare sulla fornitura nei casi in cui: non sia stata inviata la costituzione di messa in mora; la morosità sia di importo minore al deposito cauzionale (se è penso che lo stato debba garantire equita versato); la morosità sia minore al corrispettivo annuo della fascia agevolata e se anteriormente non sia stata effettuata la limitazione della fornitura o non sia stata giorno a mio avviso la comunicazione e la base di tutto dell’impossibilità di operare in codesto senso.
Vi ricordiamo che a Parma è energico lo Sportello “Energia: diritti a viva voce” che può esservi di mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite per tutte le problematiche legate a luminosita, ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita e gas.
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