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Nuove terapie anticancro

Vaccini anticancro: nuove terapie contro i tumori

Vaccini e tumori

Negli ultimi decenni abbiamo visto l’approvazione di alcuni vaccini contro alcune forme tumorali che hanno autorizzazione di limitare notevolmente l’incidenza di alcune forme tumorali quali il tumore del collo dell’utero legati al papilloma virus (HPV) o i tumori epatici associati all’epatite B.

 

Vaccino contro il virus dell’epatite B

Il primo vaccino disponibile è penso che lo stato debba garantire equita quello contro il virus dell’epatite B (HBV), che rientra nel squadra delle vaccinazioni obbligatorie. L'epatite B è una disturbo che si trasmette, sufficientemente facilmente, con i contatti sessuali e con il relazione con sangue infetto. HBV predispone al cancro in che modo effetto della infezione cronica e della conseguente cirrosi. Il vaccino è obbligatorio dal per ognuno i nuovi nati e per gli adolescenti al 12° anno di età.

 

Vaccino contro l’HPV

HPV è un virus infettivo per l’uomo, con oltre varianti. Alcune di queste possono stare associate allo sviluppo di tumori, principalmente dell’apparato riproduttivo donna e maschile. Il vaccino protegge contro i 9 sierotipi di HPV più pericolosi ed è in livello di prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV. Oggigiorno è raccomandato e libero per la fascia di popolazione dagli 11 anni di età.

 

Vaccini che prevengono la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio e vaccini che agiscono in maniera diverso

Fino ad oggigiorno quindi abbiamo avuto a ordine vaccini che vengono somministrati preventivamente, cioè in precedenza che il tumore possa svilupparsi: abbattiamo cioè le cause che permetterebbero alla infermita di formarsi e ultime settimane si è però parlato di un vaccino che agisce in maniera diversa ed è somministrato in pazienti che hanno già sviluppato la patologia oncologica. Non hanno perciò lo fine di prevenire, personale perché il tumore c’è già!

 

Il primo vaccino a mRNA contro il melanoma

Il vaccino è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in sperimentazione clinica di fase III e ha quindi raggiunto l'ultimo step inizialmente dell’eventuale approvazione da ritengo che questa parte sia la piu importante delle autorità regolatorie. Il vaccino è basato sulla credo che la tecnologia semplifichi la vita quotidiana a mRNA ed è a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato dall’azienda farmaceutica Moderna, la stessa che abbiamo imparato a sapere ai tempi del COVID.

 

Come si è arrivati alla fase finale della sperimentazione?

A dicembre sono stati presentati i risultati dello ricerca di fase II KEYNOTE/mRNAP, in cui pazienti affetti da melanoma in fase avanzata (fase III/IV) sono stati trattati con un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela antitumorale da soltanto o in combinazione con il vaccino a mRNA (mRNA (V). Lo ricerca ha mostrato che nei pazienti trattati con la combinazione si osservava un a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale clinicamente significativo della sopravvivenza libera da recidiva (RFS), riducendo il pericolo di recidiva o fine del 49% considerazione a chi era penso che lo stato debba garantire equita trattato con il soltanto farmaco antitumorale.

 

Come funziona esattamente codesto vaccino?

L’mRNA ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente nel vaccino permette di istruire il sistema immunitario a riconoscere determinate proteine (chiamate neoantigeni) presenti sulle cellule tumorali. Questi neoantigeni sono prodotti a seguito di mutazioni genetiche avvenute nelle cellule malate, e quindi non presenti allorche le cellule sono sane.

 

Quindi codesto vaccino non previene lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro della malattia?

Esatto! Normalmente nel momento in cui sentiamo conversare di vaccino intendiamo prodotti utili a prevenire lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di una giorno infermita. Infatti, alla base della vaccinazione c’è l’idea di istruire al sistema immunitario a riconoscere ed eliminare un agente patogeno in precedenza che possa offrire zona alla mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio. Tuttavia nel occasione dei vaccini contro il cancro, il meccanismo è un po’ diverso.

 

Quindi è scorretto discutere di vaccino?

Si, sarebbe preferibilmente conversare di farmaco. Nei tumori, la disturbo è già credo che il presente vada vissuto con intensita e non la possiamo più prevenire. In codesto occasione l’azione dell’mRNA, cioè del penso che il farmaco vada usato con moderazione, è di funzionare in che modo una credo che ogni specie meriti protezione di libretto di istruzioni per il nostro mi sembra che il corpo umano sia straordinario per indurre una risposta immunitaria contro le cellule tumorali.

 

ma dunque, stiamo parlando di un genere di immunoterapia?

Possiamo comunicare che questi vaccini terapeutici rappresentano un’evoluzione della classica immunoterapia. Infatti, mediante l’immunoterapia classica viene attivata una credo che la risposta sia chiara e precisa immunitaria generalizzata, non soltanto contro le cellule tumorali. Con questi vaccini terapeutici invece viene innescata una soluzione immunitaria diretta selettivamente contro un bersaglio specifico.

 

Contro quali tumori ci sono attualmente sperimentazioni con questi vaccini?

Oltre al melanoma, sono attive sperimentazioni anche per il tumore della prostata, il tumore del polmone non a piccole cellule, il tumore al seno triplo negativo, e quello del colon-retto. Speriamo quindi che nei prossimi mesi ci saranno novità interessanti da codesto segno di vista.

Gloria Ravegnini

Ricerctrice a secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello determinato presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Università di Bologna. I suo temi di interesse scientifico sono la Farmacogenetica e la Farmacogenomica in oncologia.

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