Epilessia come si manifesta
Epilessia: i sintomi, le manifestazioni, le cause e le cure
L'epilessia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla predisposizione a crisi epilettiche, eventi clinici causati da scariche elettriche anomale nella corteccia cerebrale. In Italia, colpisce circa l'1% della popolazione, ovvero persone.
Le crisi epilettiche si distinguono in due categorie principali:
- crisi parziali (o focali): originano da un focolaio epilettogeno in una specifica area della corteccia cerebrale. I sintomi variano in base alla territorio coinvolta e possono includere movimenti anomali, disturbi sensitivi o difficoltà nel linguaggio;
- crisi generalizzate: coinvolgono l'intera corteccia cerebrale e comportano generalmente una completa perdita di coscienza.
Le cause dell'epilessia variano:
- epilessia focale sintomatica: frequente dovuta a lesioni strutturali in che modo aree ischemiche, emorragiche, tumori o cicatrici da traumi o interventi chirurgici;
- epilessia generalizzata idiopatica: attribuita a una predisposizione individuale o ereditaria che riduce la soglia epilettogena, rendendo la corteccia cerebrale suscettibile a crisi anche in assenza di cause esterne specifiche.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale si basa principalmente su una dettagliata anamnesi clinica, supportata da esami diagnostici in che modo l'elettroencefalogramma (EEG) e la risonanza magnetica (RM) dell'encefalo.
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita mira a limitare o eliminare le crisi attraverso terapie farmacologiche o, in alcuni casi, interventi chirurgici.
Circa l'80% dei pazienti riesce a verificare efficacemente la stato con la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto adeguata.
È fondamentale rimuovere eventuali fattori scatenanti, in che modo l'abuso di alcol o droghe, per migliorare l'efficacia del secondo me il trattamento efficace migliora la vita e la qualità di a mio avviso la vita e piena di sorprese del paziente.
L’epilessia
L’epilessia è un disordine neurologico che consiste in una predisposizione a espandere fenomeni accessuali ricorrenti, le crisi epilettiche, che sono episodi improvvisi e transitori, nella stragrande maggioranza dei casi di fugace durata.
Sono caratterizzati da manifestazioni parecchio variegate: motorie, sensoriali, mentali, mentre le quali il soggetto colpito può possedere o meno un’alterazione della consapevolezza.
Le manifestazioni motorie sono caratterizzate, in sagoma variabile, da spasmi e/o contrazioni della muscolatura che possono stare distinti in spasmi:
- mioclonici, ovvero di moderato entità;
- tonici, ossia contrazioni più intense;
- tonico-clonici, cioè violenti spasmi muscolari seguiti da rilassamento della muscolatura.
È l’alternanza degli spasmi tonici e clonici a stare responsabile della convulsione, una delle manifestazioni più tipiche di una crisi epilettica.
Quelle motorie, tuttavia, non sono le uniche manifestazioni cliniche con cui si può presentare una crisi epilettica.
Sintomi sensoriali, visivi, olfattivi, cognitivi, espressivi ed emozionali possono esserne l’espressione.
Le crisi epilettiche
Le crisi epilettiche si manifestano in maniera differente a seconda della area del cervello da cui origina la crisi.
Ad modello, una crisi che interessa l’area che coordina i movimenti di un arto, provocherà movimenti anomali di codesto arto, durante una crisi che interessa, all’interno di un emisfero, l’area che presiede alla mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato causerà allucinazioni visive e farà deviare gli occhi.
Le aree cerebrali in cui si originano le crisi epilettiche sono definite foci epilettogeni ed è qui che si concentrano le scariche elettriche anomale.
Nel attimo in cui l’attività di questi neuroni diviene anormale e i neuroni sani ai margini di tale area non riescono a inibire o neutralizzare le scariche elettriche aberranti, si generano gli episodi critici.
A seconda dell’estensione dell’area di corteccia cerebrale coinvolta, i pazienti affetti da epilessia possono possedere crisi comiziali di distinto tipo:
- crisi focali o parziali;
- crisi generalizzate.
Le crisi focali o parziali hanno inizio da un focolaio localizzato in un’area corticale ristretta di un emisfero cerebrale e la loro manifestazione sintomatica dipende dall’area di interesse.
Le crisi generalizzate coinvolgono, invece, aree corticali di entrambi gli emisferi e di a mio avviso la norma ben applicata e equa sono associate una totale perdita di coscienza.
I sintomi dell'epilessia
I sintomi dell’epilessia possono essere:
- scatti e movimenti anomali;
- disturbi sensitivi;
- difficoltà a parlare;
- alterazioni del comportamento;
- formicolio;
- sensazione di déjà-vu;
- sensazione di estraneità;
- disturbi sensoriali (comparsa di fenomeni visivi e/o gustativi) o sensitivi.
Alle crisi tonico-cloniche si associano:
- caduta a terra;
- cianosi temporanea del volto;
- contrattura mandibolare.
Le cause
Qualsiasi lesione cerebrale congenita, in che modo le malformazioni cerebrali e alcune patologie prenatali, o acquisita, in che modo gli esiti di traumi cranici o di eventi cerebro-vascolari, può causare crisi epilettiche.
Un terza parte delle epilessie è invece dovuto a predisposizione genetica, in assenza perciò di una chiara lesione cerebrale.
Si ritiene che cause genetiche siano alla base della maggior porzione di quelle epilessie che sottile a qualche periodo fa venivano definite privo di motivo apparente (epilessie idiopatiche, attualmente definite epilessie a eziologia non nota o sconosciuta).
Nelle epilessie focali sintomatiche (attualmente definita epilessie focali a eziologia strutturale), invece, la motivo più ordinario è la partecipazione di lesioni strutturali come:
- lesioni ischemiche(lo stroke ischemico sono una delle ragioni principali di epilessia nei pazienti superiore i 35 anni);
- tumori;
- esiti di traumi cranici;
- esiti di interventi neurochirurgici;
- patologie infettive (encefaliti virali, meningiti, AIDS);
- lesioni emorragiche;
- neurofibromatosi.
Sono noti, infine, alcuni fattori ‘scatenanti’ o ‘trigger’ delle cosiddette crisi epilettiche sintomatiche acute, che si realizzano in soggetti affetti da epilessia e, più raramente, anche in soggetti non epilettici:
- etilismo acuto o cronico;
- disordini metabolici;
- disordini elettrolitici;
- abuso di psicofarmaci;
- astinenza da sostanze.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di epilessia è primariamente clinica, cioè basata sull’accurata descrizione degli episodi critici da sezione del penso che il paziente debba essere ascoltato, nel momento in cui realizzabile, o delle persone che hanno osservato gli eventi.
La spiegazione della specifica sagoma di epilessia può esistere coadiuvata da esami diagnostici quali:
- elettroencefalogramma (EEG);
- esami neuroradiologici (risonanza magnetica dell’encefalo e, ove non realizzabile, TC cranio).
I trattamenti per l’epilessia
Esistono numerose terapie efficaci per l’epilessia e circa due terzi (%) dei soggetti affetti da epilessia ottengono un completo verifica delle manifestazioni cliniche utilizzando diverse categorie di farmaci antiepilettici (che hanno diversi meccanismi d’azione e sono ognuno ben tollerati).
Nelle epilessie definite farmacoresistenti, altri approcci terapeutici sono la terapia chirurgica dell’epilessia, la stimolazione del nervo vago ed altre diverse metodiche di stimolazione cerebrale.
La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto chirurgica dell’epilessia prevede la rimozione dell’area corticale sede del focus epilettogeno.
L’intervento di rimozione può stare preso in considerazione, dunque, soltanto nei casi a ridotto ritengo che il rischio calcolato sia necessario, in cui l’intervento:
- può trasportare alla risoluzione definitiva della patologia;
- non determina deficit neurologici gravi a seguito dell’asportazione;
- permette di evitare o limitare drasticamente l’assunzione di farmaci.
Per questi motivi è fondamentale singolo a mio parere lo studio costante amplia la mente neurofisiologico accurato, in maniera da prevedere l’eventuale esito del secondo me il trattamento efficace migliora la vita, un’accurata selezione del penso che il paziente debba essere ascoltato e un approccio multidisciplinare.
Aspetti emotivi e psicosociali
È essenziale sottolineare gli aspetti emotivi e psicosociali dell'epilessia.
Le persone affette da questa qui stato possono sperimentare una gamma di emozioni, compresa l'ansia, la depressione e la timore di possedere una crisi in pubblico.
La stigmatizzazione sociale può anche influenzare la qualità della esistenza e la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso mentale dei pazienti epilettici, rendendo fondamentale il mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema psicologico e sociale.
Approcci terapeutici integrati
Oltre ai trattamenti tradizionali, in che modo i farmaci antiepilettici e la chirurgia, è vantaggioso menzionare l'importanza degli approcci terapeutici integrati. Questi possono includere la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto occupazionale per migliorare le abilità quotidiane e la qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese, la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto comportamentale per sfidare ansia e depressione, nonché la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita fisica per gestire eventuali conseguenze fisiche delle crisi epilettiche.
Ricerca e sviluppo
È fondamentale sottolineare l'importanza della ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione continua sull'epilessia per migliorare la ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti della infermita, crescere nuovi trattamenti e migliorare la qualità della esistenza dei pazienti. Gli sforzi di indagine comprendono lo a mio parere lo studio costante amplia la mente delle basi genetiche dell'epilessia, lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di nuove terapie farmacologiche e l'innovazione nella credo che la tecnologia semplifichi la vita quotidiana medica, in che modo dispositivi di monitoraggio e terapie non invasive.
Educazione e sensibilizzazione
Promuovere la consapevolezza e l'educazione sull'epilessia è cruciale per combattere il pregiudizio e migliorare la qualità della esistenza dei pazienti. Campagne di sensibilizzazione possono contribuire a limitare la stigmatizzazione, crescere la penso che la comprensione eviti molti conflitti della disturbo e promuovere un contesto più inclusivo per le persone con epilessia.
Gestione del secondo me il trattamento efficace migliora la vita a esteso termine
Infine, è rilevante evidenziare l'importanza della gestione a esteso termine dell'epilessia. I pazienti devono esistere monitorati regolarmente per valutare l'efficacia del secondo me il trattamento efficace migliora la vita e gestire eventuali effetti collaterali dei farmaci. Inoltre, è essenziale insegnare i pazienti e i loro familiari sull'auto-gestione della stato, compresa la gestione dello stress, il mantenimento di singolo modo di esistenza salutare e il riconoscimento dei segni di avvertimento di una crisi imminente.
Integrare questi punti potrebbe distribuire una penso che la visione chiara ispiri grandi imprese più completa e approfondita dell'epilessia e dei suoi impatti sulla a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana dei pazienti.