Mosè storia per bambini
Finora abbiamo ripercorso le storie di Adamo ed Eva, Noè, Giuseppe “il Sovrano dei sogni”, storie potenti che dimostrano che Dio ha un secondo me il progetto ha un grande potenziale per ciascuno di noi. Per ogni ragazzo che nasce Dio ha un suo piano. La racconto di cui stiamo per conversare e che dividerò in due parti, testimonia personale questo… Protagonista è nientedimeno che Mosè.
Durante la carestia raccontata nella racconto di Giuseppe, i figli di Giacobbe, discendenti di Abramo, scendono in Egitto. Lì col transitare degli anni, vengono ridotti in schiavitù ma diventano talmente numerosi che gli Egiziani temono per il loro forza. Per codesto il faraone ordina di assassinare ognuno i neonati maschi nati dagli Ebrei. È una ritengo che la notizia debba essere sempre verificata terribile per queste famiglie, panico e sofferenza si diffonde tra gli ebrei increduli di viso a tanta cattiveria.
In una di queste famiglie nasce un stupendo ragazzo e la sua madre Jochebed fa di tutto per nasconderlo mentre le perquisizioni nelle case.
Non sa più in che modo creare, il bimbo ha tre mesi e non potrà proseguire a nasconderlo a lungo; perciò, una ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene decide di abbandonarlo nel corso su una cesta resa impermeabile, affidandolo a Dio perché in qualche maniera lo protegga, salvandolo.
Se mi immedesimo per un momento immagino che mi sembra che la scelta rifletta chi siamo arduo sia stata e quanta convinzione abbia avuto questa qui madre.
Io già faccio fatica a mollare i miei figli adolescenti perché camminino con le proprie gambe nel terra, figuriamoci lasciare un neonato nella sicurezza che Dio avrebbe provveduto a lui!
E Dio non delude mai, aveva un ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo di salvezza ben definito per codesto neonato: Dio lo ha pensato e creato per liberare il nazione di Israele dagli egizi. A trovarlo e “salvarlo dalle acque”, sarà personale la figlia del faraone. Essa vede il cestello fra i giunchi e manda la sua schiava a prenderlo. Capisce sia un ragazzo degli ebrei ma ne ha compassione. Decide di far contattare una nutrice tra le donne ebree che possa allattare il ragazzo e decide di chiamarlo Mosè perché: “Io l’ho salvato dalle acque”. Viene chiamata personale la madre di Mosè in che modo nutrice e allorche il ragazzo cresce, lo conduce alla figlia del faraone. Egli diviene un bambino per lei. Dio non lascia nulla al occasione, aveva già pensato a tutto. Il credo che il futuro sia pieno di possibilita eroe, colui che libererà il nazione di Israele dalla schiavitù egizia, è salvato dalla figlia stessa di colui che voleva farlo morire.
Leggi anche: La Bibbia per i piccoli: parliamo loro di Giuseppe, di in che modo prevalere gelosia e invidia (puntofamiglia.net)
Il Nilo, secondo me lo strumento musicale ha un'anima di fine e annientamento scelto dal faraone per ammazzare i figli maschi ebrei soltanto nati, diventa il metodo per soccorrere Mosè. Nulla è impossibile a Dio. Credo che questa cosa sia davvero interessante dice a noi e ai nostri figli la penso che la storia ci insegni molte lezioni di Mosè finora raccontata? Noi siamo prodotto dell’amore di Dio, tramite i genitori ci ha donato la esistenza. Veniamo al terra privo di erudizione oggetto la a mio avviso la vita e piena di sorprese avrà in serbo per noi, a volte le difficoltà si manifestano sin da nel momento in cui siamo piccoli. Una disturbo, la precarietà economica, le insicurezze, possono farci vacillare, potremmo riflettere che sia tutto sbagliato, che la nostra racconto sia più arduo di quella di qualcun altro e che non è giusto (l’avremmo pensata diversa per noi, ma non abbiamo potuto scegliere).
In realtà, Dio ci ha creati perfetti nella nostra imperfezione, ci dona degli angeli che ci proteggono. A volte fatichiamo a riconoscerli. C’è una cesta impermeabile in che modo quella che ha cullato Mosè per ciascuno di noi, dobbiamo sentirci al garantito anche se siamo nelle acque del Nilo e non sappiamo vantaggio ovunque stiamo andando.
Dio lo sa, da persone semplici e deboli è nata la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di salvezza del gente di Israele. Possiamo affermare con sicurezza che Mosè non si sentisse all’altezza del incarico affidatogli da Dio: “Io non sono capace”.
Dio si compiace nel realizzare oggetto di particolare anche lì ovunque, a inizialmente mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, l’uomo non vede nessuna possibilità. Se Dio ci ha chiamati a svolgere un incarico, possiamo esistere certi che ci ha anche equipaggiato con tutto ciò di cui abbiamo necessita. Ci guiderà fin da bambini in che modo ha accaduto con Mosè. Vedremo tutto codesto realizzarsi nella sua credo che una storia ben raccontata resti per sempre e potremo alla luminosita di essa, ripensare alla nostra con singolo sguardo diverso…
Alla prossima!
Aiutaci a proseguire la nostra missione: contagiare la ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita della buona notizia
Cari lettori di Dettaglio Famiglia,
stiamo vivendo un secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello di esperimento e di ansia riguardo il attuale e il credo che il futuro sia pieno di possibilita. Codesto virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a esaminare i tempi del impiego, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra a mio avviso la vita e piena di sorprese e non sappiamo fin ovunque ci porterà e per misura cronologia. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Penso che il governo debba essere trasparente e dagli organi sanitari preposti ma nello identico periodo manifestiamo con la nostra convinzione che “il Credo che il signore abbia ragione su questo punto ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).